

Storie di miniera
Classi IA, IIC, VD
Istituto di Istruzione Superiore
"Cesare Beccaria" di Carbonia

Concorso bandito dalla CGIL SARDA
A.S. 2014-2015

L'eccidio di Buggerru
Le lotte dei minatori sardi agli inizi del '900
Precedentemente erano avvenuti degli episodi di protesta, culminati con i cinque giorni di occupazione alla miniera di Monteponi del 1880, e nel 1897 ci fu la nascita della prima organizzazione sindacale: la Lega dei Battellieri fondata a Carloforte, ma era soprattutto nelle zone minerarie del Sulcis e dell’Iglesiente che il sindacalismo trovava adesioni.
Le maggiori lotte dei minatori sardi sono iniziate nel ‘900.
Le date e i luoghi simbolo della spontanea protesta mineraria del primo scorcio di secolo sono quelle del settembre 1904 a Buggerru, del maggio 1906 a Gonnesa, del maggio 1920 a Iglesias.

La lega degli operai
A causa delle tristissime e misere condizioni di vita e di lavoro, I minatori si iscrivevano sempre più numerosi alla Lega degli operai, il cui coordinatore era Giuseppe Cavallera, che aveva scopi come il miglioramento salariale, la tutela della salute, il mantenimento di uno stipendio minimo e la protezione legale dalle ingiustizie.
Il 2 settembre 1904 la maggior parte degli operai delle miniere Calamina di Buggerru aderì alla protesta contro la decisione del direttore Achille Georgiades di ridurre di un’ora la pausa pomeridiana.
Si chiedeva che fosse ritirato il provvedimento e che fosse concesso un aumento salariale del 20-25%.






La morte dei minatori
I titolari della ditta (Société Anonyme des mines de Malfidano) chiamarono le forze dell'ordine che aprirono il fuoco contro gli operai: tre di essi, Felice Littera, Salvatore Montisci e Giustino Pittau furono uccisi.
Un altro, Giovanni Pilloni, morì un mese dopo per le lesioni riportate. I feriti furono undici. Questi fatti provocarono fortissime reazioni: l'11 settembre a Milano, per protestare contro la violenza manifestatasi a Buggerru, la Camera del lavoro approvò una mozione per lo sciopero generale da organizzare in tutta Italia entro otto giorni.


Il primo sciopero generale nazionale
Qualche giorno dopo, il 14 settembre a Castelluzzo, in provincia di Trapani, si verificò un altro eccidio: durante una manifestazione dei contadini, che protestavano contro lo scioglimento di una riunione locale e l’arresto di un socialista, dirigente di una cooperativa agricola, i carabinieri avevano sparato sui contadini.
Alla notizia di questa ennesima strage, l'indignazione raggiunse livelli altissimi si ebbero fortissime proteste nelle maggiori miniere, disordini con le forze dell'ordine, accesi scontri in parlamento. La Camera del Lavoro di Milano proclamò lo sciopero generale nazionale, il primo in Europa, che si protrasse dal 16 al 21 settembre ed al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie.
Bibliografia
Roberto Fadda, La valle della Calamina, Ortacesus, Nuove Grafiche Puddu, 2010.
Sandro Mezzolani e Andrea Simoncini (testi), Marco Oppes (foto), Storie di miniera, Cagliari, L'Unione Sarda, 1994.
Sandro Mezzolani e Andrea Simoncini, Sardegna da salvare,Paesaggi e architetture delle miniere, Nuoro, Editrice Archivio fotografico Nuoro.
Sitografia delle immagini
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