

Storie di miniera
Classi IA, IIC, VD
Istituto di Istruzione Superiore
"Cesare Beccaria" di Carbonia

Concorso bandito dalla CGIL SARDA
A.S. 2014-2015

Il 13 Febbraio la 2C, la 1A e la 5D sono andate in visita guidata alla miniera di Rosas.
Visita a Rosas

La visita guidata
Il nostro percorso è iniziato da una sala in cui la nostra accompagnatrice ci ha spiegato la storia della miniera e dei tanti minatori che vi hanno lavorato.
Rosas è stata scoperta nel 1832 e si è inserita nel contesto industriale dell’epoca. Nonostante si trovasse in una zona di periferia, ebbe un ruolo fondamentale, infatti permise ad un territorio che fino a quel momento aveva vissuto prevalentemente di pastorizia e agricoltura di conoscere l’innovazione tecnica ed il progresso.
Le foto
In una parte della sala conferenze, vi erano esposte delle foto antiche che ritraevano sia minatori che momenti di vita quotidiani.
Le gallerie della miniera
Dalle sue gallerie si estraevano piombo, zinco e ferro. L'attività mineraria si è conclusa nel 1980, quando venne chiusa definitivamente.






L'evoluzione sociale della miniera
In passato, i minatori avevano l’obbligo di vivere nelle “residenze” presenti all'interno del complesso minerario.
Anche i bambini dovevano lavorare, essi si occupavano di ripulire e separare i diversi tipi di minerali. Ciò causava gravi malattie e deformazioni alle ossa a seguito delle lunghe ore di lavoro, essendo ancora in crescita ( dai 6 ai 12). I minatori non ricevevano alcuna forma di istruzione.
Dopo alcuni anni però anche la miniera ha cominciato a evolversi e sono state inserite delle piccole scuole per i bambini, un medico e un’ostetrica.
La Laveria
Essa è il vero cuore pulsante della miniera. Qui è possibile ammirare i grandi mulini per la lavorazione del minerale,ancora perfettamente funzionanti.
La guida ci ha mostrato la differenza fra i diversi minerali estratti e ci ha raccontato che a Rosas ci sono state pochissime morti sul lavoro. Una donna morì perché i suoi abiti si incastrarono in una macchina e fu stritolata.





Il sentiero per la galleria
Abbiamo percorso una bella strada in salita e siamo giunti all'ingresso della galleria superiore della miniera.
Prima di entrare ci siamo messi il casco e abbiamo visto una mappa di tutte le gallerie sotterranee.
La galleria
Ci siamo addentrati nella miniera e soffermati in uno spazio in cui l’accompagnatrice ci ha spiegato come lavoravano e gli strumenti utilizzati.
A fianco a noi c’era un pozzo recintato che prima veniva utilizzato per far arrivare i minerali raccolti dai piani superiori fino a quelli inferiori (ora non visitabili a causa di infiltrazioni d’acqua).
La vita nella miniera
Per proteggersi dai pericoli i minatori portavano con loro dei topi che, quando avvertivano un pericolo imminente (frana o infiltrazione d’acqua), scappavano verso l'uscita.Inoltre i minatori, in profondità, rimanevano nudi, perché c’era molto caldo e quindi i vestiti diventavano insopportabili.
Nel ‘900 hanno cominciato ad usare dei caschi, ma anch’essi non erano molto utili, perché i materiali con cui erano costruiti non erano per niente resistenti e si rompevano di continuo
Il nostro cammino è proseguito fino a che siamo arrivati in un punto in cui c’era un cancello e dietro si potevano vedere le vere e proprie condizioni in cui lavoravano i minatori, che erano davvero assurde e impensabili.











