

Storie di miniera
Classi IA, IIC, VD
Istituto di Istruzione Superiore
"Cesare Beccaria" di Carbonia

Concorso bandito dalla CGIL SARDA
A.S. 2014-2015


Serbariu
La Grande miniera di Serbariu
La miniera di Serbariu, la nascita di Carbonia e la politica autarchica del regime fascista sono strettamente connesse: dopo le sanzioni economiche applicate all'Italia dalla Società delle Nazioni per l'invasione dell'Etiopia, Mussolini adottò la parola d'ordine dell'autarchia, che consisteva nel procurarsi le risorse contando solo sul proprio territorio.
In Sardegna nel 1934, nonostante la presenza di giacimenti di ferro e zinco, c'era un'elevata importazione di metalli e la maggior parte delle miniere apparteneva a società straniere.
In quel periodo esisteva già la miniera di Bacu Abis che segnalava la presenza del carbone nel territorio. Nel 1936 arrivarono dalla Svezia otto sonde, smontate e trasportate con decine di camion, che furono cruciali per il futuro della miniera perchè rivelarono la presenza del carbone. Fu così che nel 1937 nacque la "Grande miniera di Serbariu".
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Il carbone Sulcis
La nascita di Carbonia
Per ospitare i numerosi operai che arrivarono da tutt'Italia fu fondata una nuova città , Carbonia,inaugurata da Mussolini il 18 dicembre del 1938.
Nasceva così una città senza uomini, bambini e donne. Già nel 1935 una società ,"l'A.Ca.I" (aziende carboni italiani) iniziò i lavori di costruzione. Dopo circa un anno Carbonia era pronta per ospitare 12.000 persone. Era dotata di un caffè pubblico, un'edificio postale, un dopolavoro, un cinema-teatro, un municipio, un albergo, la caserma dei carabinieri e un vasto quartiere adiacente con 55 alloggi, ognuno dei quali aveva un massimo di sei letti.
Cinegiornale del 1940 "Carbonia città nuova"
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Guerra e dopoguerra
Durante la seconda Guerra Mondiale la miniera fu militarizzata. Le attività estrattive subirono un forte calo e in questa situazione iniziarono ad emergere gravi tensioni sociali e incitamenti allo sciopero.
Nel 1945 la Carbosarda fece riprendere i lavori, e la produzione raggiunse le 100.000 tonnellate di carbone in un anno.




Fotografie della fondazione della cittÃ
Il museo del carbone
La miniera di Serbariu fu abbandonata nel 1991 e nello stesso anno furono elaborati progetti per il restauro della miniera.
Il 3 novembre 2006 fu inaugurato il Museo del carbone: nel sito ristrutturato a fini museali e culturali sono stati recuperati e ora sono visitabili vari edifici come la sala argani, la lampisteria, le autorimesse, un locale bici, un locale caldaie.
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"Visita a Serbariu"
Bibliografia
Sandro Mezzolani e Andrea Simoncini (testi), Marco Oppes (foto), Storie di miniera, Cagliari, L'Unione Sarda, 1994.
Sandro Mezzolani e Andrea Simoncini, Sardegna da salvare,Paesaggi e architetture delle miniere, Nuoro, Editrice Archivio fotografico, Nuoro,1993.
Foto tratte da
Massimo Sanna, Marco Oppes, Perché Carbonia, Cagliari, Ettore Gasperini Editore, 1981.
Siti Web:http://www.minieredisardegna.it/Schede.php?IdSC=26